• 03 GEN 25
    L’emozione continua: 3 medaglie d’oro e 2 d’argento

    L’emozione continua: 3 medaglie d’oro e 2 d’argento

    Dopo la splendida prestazione del mondiale che lo ha inserito nel girone dei più forti al mondo con il 7° miglior tempo, Edoardo Chierini ha lasciato la sua impronta anche ai Campionati Italiani che si sono conclusi ieri all’Idroscalo di Milano.  E che impronta! Ha gareggiato in 5 differenti specialità conquistando in ognuna i gradini più alti del podio. Più precisamente: ha conquistato la medaglia d’argento nel K4 1000, la medaglia d’oro e il titolo di campione italiano 2015 nel K1 500, l’oro nel K4 200, l’oro nel K2 200 e infine ha concluso con una medaglia d’argento nel K1 200. Cosa dire? Chapeau!

    La cosa più sorprendente non sta solo nel fatto che è stato eccellente in ogni disciplina in cui ha gareggiato, ma, soprattutto,  nell’essere riuscito a mantenere un rendimento costante nonostante il gran numero di gare disputate nei tre giorni in cui si sono svolti i campionati. Dovete sapere che ai Campionati Italiani ogni atleta deve affrontare, per ogni disciplina in cui gareggia, la gara di qualificazione, la semifinale e infine, se le prime hanno esito positivo, la finale. Questo implica che se un atleta, il primo giorno dei campionati, gareggia in una disciplina e l’esito delle prime gare è buono, dovrà disputare 3 gare in un giorno. I successivi due giorni dovrà affrontare le medesime fatiche in relazione alle discipline in cui si cimenta. E se all’ultimo giorno dei campionati, con alle spalle le gare affrontate nei giorni precedenti, l’atleta, come nel caso di Edoardo, è iscritto a tre discipline differenti? Fate voi i conti! Vi dico questo, non solo per elogiare le sorprendenti doti atletiche di Edoardo, ma anche per farvi capire quanto lavoro fisico e mentale deve sostenere un atleta a certi livelli. Quando li vediamo sul campo di gara, agili e potenti, ci sembra tutto semplice. Fanno volteggiare la loro pagaia con eleganza e la barca sembra slittare sull’acqua con estrema facilità. Ma nulla è semplice! Un atleta deve affrontare mesi di duri allenamenti e lavorare con disciplina cercando di coniugare i vari impegni della vita con la dura legge dello sport. E il giorno della gara deve confrontarsi con la fatica fisica e con quella mentale. Anche mentalmente, infatti, il bagaglio dell’atleta è tutt’altro che leggero. Le aspettative personali, le pressioni degli allenatori e delle federazioni, il desiderio di riuscita, il timore di deludere le persone che credono in loro, il sapore della competizione, sono solo alcune delle variabili che un atleta di livello nazionale deve affrontare e sostenere nel tempo.

    Se iniziamo a guardarla da questa prospettiva, in modo un po’ meno superficiale, possiamo renderci conto di quanto sia straordinaria l’impresa di Edoardo. Con alle spalle un Campionato del Mondo, affrontato soltanto una settimana prima, si è imposto ai Campionati Italiani dimostrando un’eccellente forza fisica e mentale ed emozionando tutti coloro che, come me, hanno avuto il piacere di assistere alla sua impresa. Che dire di più? Complimenti campione!

     

    Dott. Paolo Caselli – lo psicologo non convenzionale

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