Passione, affetti e lavoro? Si può fare!
Chi mi conosce sa cosa significhi per me lo sport. Pratico attività fisica da sempre e la mia grande passione per le pratiche sportive mi ha condotto fino alla psicologia dello sport e al lavoro in ambito sportivo. Non sto ad elencare le molteplici ragioni che alimentano il mio amore per lo sport, ma ci tango a raccontare la più recente e intensa soddisfazione che unisce amore, lavoro e sport!
Io e mia moglie condividiamo ormai da diverso tempo la pratica del running, ma, fino a qualche mese fa, correvamo senza nessun obiettivo particolare se non quello di goderci qualche ora di sana e arricchente attività sportiva insieme durante la settimana. Nelle scorse festività natalizie, in uno dei nostri piacevoli allenamenti al parco, mia moglie mi guarda e se ne esce con una decisa affermazione seguita da una stimolante richiesta: “voglio correre una mezza maratona! Mi prepari?”. Inizialmente sono rimasto un po’ sorpreso, ma quasi immediatamente ho sorriso e mi sono imbarcato in quella che si prospettava un’eccitante avventura. L’entusiasmo è stato il primo attore a presentarsi sulla scena ma successivamente è comparsa anche la parte maggiormente razionale che mia ha portato a interrogarmi sulla possibilità di incappare in momenti di tensione coniugale. Non che io sia un runner navigato, ma qualche mezza maratona fa già parte del mio bagaglio d’esperienza e da buon mental coach sapevo benissimo che la prima variabile con cui confrontarsi è la gestione della fatica. Ero certo di voler essere io a condurre mia moglie tra le fauci del dolore fisico e mentale? Era davvero saggio rischiare di diventare il ricettacolo della possibile aggressività di una moglie sottoposta allo sforzo intenso?
Ebbene, ha vinto l’entusiasmo! Ci ho creduto! Ho messo insieme la mia breve esperienza sul campo con un po’ di conoscenze scientifiche sulla preparazione mentale dell’atleta e ho strutturato un programma di allenamento specifico per mia moglie! Obiettivo? Mezza maratona!
La faccio breve: ho affiancato mia moglie in ogni allenamento e, come ben sa chi ama la corsa, ho raccolto molto più di quanto abbia seminato! L’esordio di Valentina alla Scarpa d’Oro di Vigevano è stato un successo: 1 h 40’ 5’’, premiata 3° di categoria! Inutile parlarvi della soddisfazione. Da quel giorno abbiamo iniziato a gareggiare insieme in altre manifestazioni ed è stata un’escaltion di piacere e successi personali. Non ci sono parole per esprimere la gioia di un avventura che coniuga affetto, passione e lavoro se non un immenso grazie a mia moglie che, con la sua vitalità, la sua pazienza e la sua determinazione, mi ha permesso di vivere questo splendido capitolo di vita ricco di straordinarie emozioni condivise.
Oggi so cosa rispondere a chi mi domanda se è possibile coniugare passione, affetti e lavoro: si può fare!
Il segreto? Crederci!
Dott. Paolo Caselli – lo psicologo non convenzionale