• 22 DIC 24
    Time 35.221: grazie Edoardo!

    Time 35.221: grazie Edoardo!

    Si è concluso ieri all’Idroscalo di Milano il campionato del mondo di Canoa. 101 nazioni presenti con un totale di 1700 atleti schierati in rappresentanza della propria bandiera. Non mi dilungo nella descrizione delle numerose sensazioni che il mondo dello sport ci regala costantemente, arrivo subito al dunque parlandovi della grande emozione che mi ha regalato uno degli atleti in gara che ho seguito personalmente in questa splendida competizione: Edoardo Chierini. Classe 1990, Edoardo ha fatto risplendere il tricolore con le sue straordinarie perfomance nella disciplina K1 200m. Dopo un sorprendente secondo posto nella gara di qualificazione, ha emozionato il pubblico con un tempo eccezionale nella semifinale! 35.221 è il tempo con cui Edoardo ha tagliato il traguardo nella semifinale del Canoe Sprint World Championship piazzandosi al 3° posto e guadagnando il 7° miglior tempo del mondo! Nello sport, come nella vita, ci vuole un pizzico di fortuna. Edoardo non ne ha avuta molta; ha mancato la qualificazione alla finale A e alle Olimpiadi 2016 per 5 centesimi di secondo. Se avesse gareggiato nella batteria precedente con il suo tempo sarebbe arrivato 1° e sarebbe passato direttamente in finale A traghettando la sua barca verso i campionati olimpici in Brasile. Ma non è andata così! Questo è lo sport! Questa è la vita! Non sempre il vento gira a tuo favore e questo Edoardo lo sa perché è un atleta! Alla fine della gara mi ha guardato e mi ha detto: “al di là di tutto, sono soddisfatto perché ho fatto una buona gara e mi sono divertito!”  Quando ho sentito queste parole mi sono emozionato. Ho provato un insieme di sensazioni positive, un amalgama di stima, soddisfazione e rispetto. Mi sono sentito più ricco e felice di essere al suo fianco e di viere quel momento. Nelle parole di Edoardo, che sono la dimostrazione della sua sorprendente forza mentale, c’è racchiuso un insegnamento prezioso per tutti noi: non è importante quale traguardo o riconoscimento si raggiunga, quando ci si impegna a fondo e si lotta per ciò in cui si crede, si guadagna sempre qualcosa! Edoardo ha guadagnato la sua grande soddisfazione personale e l’oggettiva consapevolezza di appartenere al girone dei giganti, di essere tra i primi dieci al mondo, ed io ho guadagnato l’inestimabile soddisfazione di essere al suo fianco mentre, pagaiata dopo pagaiata, scriveva un pezzo della sua gloria atletica. Cosa dire di più? Grazie Edoardo!

     

    Dott. Paolo Caselli – lo psicologo non convenzionale

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